domenica 16 dicembre 2012

No title -Senza titolo

(draft version - versione non definitiva)
Leggo un post su un social network.
L'inizio, cui fa seguito una serie di commenti ed interazioni, pone una domanda:
<<Ieri mentre accanitamente si parlava su questo gruppo di fisica di matematica e di neutrini sono stati uccisi 27 bambini ma nessuno, incluso me, ha ritenuto di doverne parlare. Ma la scienza è fuori dal mondo?>>
La Scienza e la parte Spirituale dell'Uomo separate.
"Chi ha paura di Lei"? E' come se un possibile contatto possa contaminare il "nostro esperimento" e lo possa fare in entrambi i sensi, in entrambi gli ambiti (anche se spesso è la scienza che viene additata nel tentativo di delimitare, di "scacciare la parte irrazionale" ma potrebbe anche essere vero il contrario). E questo avviene anche e non solo nelle sedi accademiche ma anche nel linguaggio di tutti i giorni per cui una foto di una immagine sacra rimasta intatta nella devastazione dell'uragano a New York scatena una accesa discussione su argomenti che, guardando solo la foto in quanto tale (anche da non credente), potrebbero essere semplicemente non toccati.
E "allora il materiale della statua è resistente perchè non è legno" e "allora in nome della religione sono commessi i peggiori misfatti" e allora ... ma nessuno sembra ricordarsi che sia la scienza, sia la parte spirituale dell'uomo derivano dalla stessa "entità", l'uomo stesso. Nella sua natura risiedono le Polarità che ci fanno parlare in alcune culture di "giusto e cattivo" ed in altre non generano gli stessi concetti.
E' nella sua natura che esistono i "misfatti" e non negli "ambiti" stessi.
Allora cercare di dare un senso di polarità agli ambiti diventa inutile o interessato e generato da quella stessa natura.


La mia mano si muove lenta, segue un ritmo insieme a tante altre
non sono consapevole di questo o, forse, si
il sole è alto
e mi sembra di danzare
e mi sembra di essere felice
guarda i miei occhi
guarda i miei occhi
dove è l'obiettivo se non quello di ancheggiare per il "sovrano"
sono un airone, sono un arione e sono indifferente della "furia" del mondo esterno.

E tutto questo è valido per ogni uomo, per ogni popolo e per ogni cultura senza alcuna differenza, nella sua dimesione personale e collettiva.

Sono l'awareness e la consciousness che legano la dimensione scientifica/razionale e quella più Spirituale.

Le "Favole" ci accompagnano durante tutto il nostro percorso e sono presenti anche nella nostra parte più razionale nella dimensione della Percezione.

I nostri "Cuori sono rotti"
Qualcuno potrebbe dire che non è vero perchè ognuno di noi continua a vivere e questo significa che il cuore "come pompa funziona perfettamente".
Eppure la "non realtà" della prima frase potrebbe essere più vera della "scientificità" della seconda e raccontare in modo ... (ognuno può scegliere l'aggettivo da mettere) quello che un Essere Umano è.


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